LA PRINCIPESSA SCALZA / D. Baldassarra – Crita Festival 2022

Ospite per la prima volta a Crita FEstival Delle Arti, Daniela Baldassarra con il suo spettacolo LA PRINCIPESSA SCALZA.

Scrittrice e drammaturga, ha ricevuto riconoscimenti sia a livello nazionale che internazionale. I suoi lavori teatrali (Cliché, E donna sarai, Libellule senza ali, Solitudini, Non si muore quasi mai) sono stati portati in scena a Roma, Milano, Bari, Livorno, L’Aquila, Brindisi…
Nel 2010 le è stato conferito il Premio internazionale “Giuseppe Sciacca” per la letteratura.
Ha pubblicato: Un uomo, una storia (2005), il romanzo Nessuno è la mia stella (2006) e il saggio In viaggio con Lucifero (2007).
Dal 2011 periodicamente conduce dei laboratori teatrali per ragazzi presso l’ Hartpury College a Cheltenham,l’ University College Dublin a Dublino, lo Sparsholt College a Winchester, il Reading College a Reading e il Barnet College a Londra.
Ideatrice in Puglia nel 2012 della Giornata Regionale contro le solitudini, istituita ufficialmente da Regione Puglia e Giraffa Onlus in data 25 settembre.
IL SUO NUOVO LIBRO E’ “A piedi nudi su una nuvola di plexiglass”, raccolta di 14 racconti che indagano la solitudine e l’incomunicabilità umana.

25 Agosto 2022 – Ore 21
CRITA FESTIVAL DELLE ARTI 2022
Cutrofiano – Piazza Municipio
Teatro: LA PRINCIPESSA SCALZA
Di e con Daniela Baldassarra
Ingresso con Offerta Libera e responsabile
I contatti per info:
o 3534294041 / 3395745559 / 3293345515
o daimon@29nove.com
o www.29nove.com

“La Principessa scalza” è un monologo che racconta, prevalentemente in chiave ironica e comica, la ricerca, da parte di una donna, di una via d’uscita da una traumatica esperienza, attraverso l’invenzione di un mondo altro nel quale vivere. Mentendo agli altri ma soprattutto a se stessa, la protagonista vive in una realtà parallela. All’interno di questa macro-storia, si svilupperanno i temi cardine della comicità di Daniela Baldassarra: il matrimonio, la maternità, la guerra dei sessi, la sessualità, la ricerca del principe azzurro, i cambiamenti familiari, in un girotondo brillante e grottesco di personaggi e situazioni. Perché la risata è una vetta di consapevolezza e può portare a profonde riflessioni.